salcano

BRV ČEZ SOČO V SOLKANU

Gorazd HUMAR

STORIA

IL PONTE PER PEDONI E CICLISTI OFFRE PANORAMI ECCEZIONALI

I dintorni del Centro Kayak vicino a Salcano, situati in prossimità del confine con l’Italia, offrono opportunità eccezionali per lo sviluppo del turismo sportivo lungo il suggestivo corso dell’Isonzo. In questo contesto, all’interno dell’area protetta transfrontaliera che comprende il fiume Isonzo, convergono il percorso di gara di kayak, la pista ciclabile Plava-Salcano-Piedimonte e i sentieri escursionistici che conducono al monte Sabotino. Lo sviluppo di queste attività sportive ha reso necessaria la costruzione di un ponte pedonale e ciclistico che collegasse entrambe le sponde dell’Isonzo. Con l’inaugurazione del nuovo ponte sospeso il 14 ottobre 2022, il centro sportivo ha acquisito una via principale che consente lo svolgimento delle attività sportive lungo l’Isonzo sia in Slovenia sia nella vicina Italia.
All’inizio del XX secolo, sulla riva sinistra dell’Isonzo, nel luogo dove oggi si trova il Kayak Center Salcano, si trovava un mulino ad acqua. Il collegamento attraverso l’Isonzo era essenziale non solo per gli operai del mulino ma anche per gli abitanti dei dintorni che necessitavano di accedere alla stazione ferroviaria di Salcano. Inizialmente i passeggeri venivano trasportati su barche e zattere; tuttavia, dopo il 1910 fu costruita una passerella in legno lunga 80 metri con pedaggio. Questa passerella subì numerose distruzioni durante la Prima Guerra Mondiale e nonostante i ripetuti lavori di ristrutturazione, intorno al 1920 fu definitivamente distrutta dalle piene del fiume Isonzo.
La passerella di legno prima del 1915
Foto: Simon Monfardini

TECNICA

Il ponte sospeso, la cui struttura portante è sostenuta da due funi d’acciaio, presenta una campata di 120 metri, che corrisponde alla distanza tra i piloni portanti. Si eleva a 9 metri sopra il livello storicamente più alto del fiume Isonzo. L’altezza del ponte è stata progettata anche per garantire un facile accesso alla pista ciclabile situata sull’altro lato. Il ponte stesso ha una larghezza di 3 metri e consente un traffico regolare in entrambe le direzioni per gli utenti.
I cavi portanti in acciaio del ponte sono sostenuti da due piloni in acciaio a forma di lettera “A”, che si elevano a 14,5 metri sopra la superficie di guida. Le funi d’acciaio sono fissate alla fondazione, profondamente ancorata al pendio dell’entroterra. Il piano di calpestio è costituito da 15 elementi portanti in acciaio della lunghezza di 6 metri, imbullonati tra loro per garantire una struttura solida. Tutte le parti in acciaio sono zincate per assicurare una lunga durata. Lateralmente, l’intera struttura è assicurata contro il vento tramite diversi cavi d’acciaio più sottili per prevenire oscillazioni laterali.
La costruzione del ponte è iniziata con l’installazione delle fondazioni degli ancoraggi e delle fondazioni dei due piloni, che hanno consentito l’installazione dei due cavi di sostegno in acciaio, da una sponda all’altra. Successivamente, è stata effettuata l’installazione graduale delle parti portanti in acciaio imbullonate alla struttura pedonale del ponte, collegate a pendini verticali che raggiungevano le funi portanti longitudinali.

TECNICA

Il ponte sospeso, la cui struttura portante è sostenuta da due funi d’acciaio, presenta una campata di 120 metri, che corrisponde alla distanza tra i piloni portanti. Si eleva a 9 metri sopra il livello storicamente più alto del fiume Isonzo. L’altezza del ponte è stata progettata anche per garantire un facile accesso alla pista ciclabile situata sull’altro lato. Il ponte stesso ha una larghezza di 3 metri e consente un traffico regolare in entrambe le direzioni per gli utenti.
I cavi portanti in acciaio del ponte sono sostenuti da due piloni in acciaio a forma di lettera “A”, che si elevano a 14,5 metri sopra la superficie di guida. Le funi d’acciaio sono fissate alla fondazione, profondamente ancorata al pendio dell’entroterra. Il piano di calpestio è costituito da 15 elementi portanti in acciaio della lunghezza di 6 metri, imbullonati tra loro per garantire una struttura solida. Tutte le parti in acciaio sono zincate per assicurare una lunga durata. Lateralmente, l’intera struttura è assicurata contro il vento tramite diversi cavi d’acciaio più sottili per prevenire oscillazioni laterali.
La costruzione del ponte è iniziata con l’installazione delle fondazioni degli ancoraggi e delle fondazioni dei due piloni, che hanno consentito l’installazione dei due cavi di sostegno in acciaio, da una sponda all’altra. Successivamente, è stata effettuata l’installazione graduale delle parti portanti in acciaio imbullonate alla struttura pedonale del ponte, collegate a pendini verticali che raggiungevano le funi portanti longitudinali.
Foto: Simon Monfardini

L’IMPORTANZA DEL PONTE

Subito dopo la sua costruzione il ponte dimostrò di giustificare lo scopo della sua costruzione dato il crescente numero di utenti. La sua realizzazione, tecnicamente ed economicamente vantaggiosa, ha valorizzato il centro sportivo lungo l’Isonzo, creando nuove opportunità per il turismo e le attività sportive al confine tra Slovenia e Italia, contribuendo così allo sviluppo sostenibile dell’intera regione. Con una campata di 120 m il ponte sospeso è diventato il ponte con la campata più lunga sul fiume Isonzo. Dal suo centro si gode di una vista unica sul percorso di gara del centro kayak, sul vicino ponte stradale ad arco e sul celebre ponte ferroviario in pietra di Salcano. Inoltre, la maggiore accessibilità ha conferito ulteriore valore alla pista ciclabile lungo la riva destra dell’Isonzo, considerata una delle più belle destinazioni ciclistiche d’Europa.
Il ponte è stato finanziato con i fondi del programma Interreg Italia-Slovenia 2014-2020 attraverso l’Associazione Europea per la Cooperazione Territoriale EZTS GO.
Foto: Mladen Franko
Foto: Simon Monfardini