sagrado

Ponte di Sagrado

Lorenzo MARINI
Luca PARONUZZI

STORIA

Il primo progetto per un ponte a valle di Gradisca è del 1472; tuttavia, il progetto del ponte in pietra e acciaio con demolizione dei fabbricati all’imbocco giunge da Vienna il 24 ottobre 1911; nel settembre 1912 iniziano i lavori che proseguono fino all’autunno 1914, con impiego di n. 4 ditte: da Klagenfurt per le pile, da Vienna per le strutture in acciaio, da Sagrado per le carreggiate in piastre Monier e da Vienna per il CA. Il 01 dicembre 1914 si tiene l’inaugurazione del nuovo ponte da 250 m, con n. 3 campate reticolari metalliche da 50.55 m e n. 6 in calcestruzzo armato da 14.20 m. Il 25 maggio 1915, a seguito della dichiarazione di guerra all’Austria, le autorità Austriache fecero minare il ponte con la distruzione della prima campata verso Sagrado e il danneggiamento della seconda e del ponte di legno. Nel dicembre 1915 il Genio Pontieri riattiva il ponte di ferro. Ottobre 1917: ritirata di Caporetto – viene fatta saltare la prima campata dalla parte verso Gradisca. I lavori di ristrutturazione iniziano nel febbraio 1919. Il 20 aprile il ponte venne rimesso in funzione. La prima campata viene sostituita da n. 3 in calcestruzzo armato da 16 m, la seconda campata sollevata con martinetti, rinforzate le pile e ricostruita la campata verso Gradisca. 1934: verniciatura completa delle parti in ferro del ponte. Nel 1985 un’eccezionale piena “lava” la ghiaia dei piloni centrali costringendo l’ANAS a limitare le portate e procedere a senso unico alternato. Furono sollevate le travi con martinetti, ricostruiti gli appoggi con calcestruzzo armato ad alta resistenza, i giunti di dilatazione in neoprene e restaurato l’impalcato.
P. Mocchiut: Ricostruzione della campata demolita (1919)
A. Visintin: Ripresa aerea del ponte
Foto: G. Bartelloni

TECNICA

Lunghezza totale m 231, tre campate con struttura in acciaio da m 50.55. Fondazioni con pali in legno da 30x30 cm e lunghezza di 5 m con punta in acciaio infissi per un metro nel banco di ghiaia compatto. Zoccolo di base 11x4 m in cls, pila 12x3 m e altezza 6 in blocchi in pietra di Aurisina da 70x50 h 50 cm e riempimento in calcestruzzo armato. Corrente inferiore rettilineo teso e superiore, compresso, assimilabile ad un arco di cerchio con raggio 50m con 2 elementi “I” da 40 cm affiancati con lama centrale e 4 angolari da 100 preforati, assiemati e forati in opera a formare una struttura scatolare mediante chiodi diametro 24 mm ribattuti a caldo. Elementi verticali, diagonali e controventi superiori sono strutture “I” singole analoghe alle precedenti. La carreggiata da 6 m è realizzata con sistema “MONIER”: travi trasversali “I” h 60 cm ad interasse di 4.25m e 6 travi longitudinali tipo “EISEN” 131 h 320 mm ad interasse di 1 m Soletta in calcestruzzo armato spessore 20 cm. Struttura secondaria: 6 campate da m 14.20 in cls armato. Fondazione in sistema misto con pali 30x30 L 3m e palancole in ferro da 30x250 cm. Pila realizzata in cls armato dimensioni 160x935 cm e altezza 475 cm . Impalcato realizzato con 6 travi in cls da 40x94 cm armate con 10 ferri da 32 ad interasse di 130 cm e rinforzate sugli appoggi, soletta cm 20.

TECNICA

Lunghezza totale m 231, tre campate con struttura in acciaio da m 50.55. Fondazioni con pali in legno da 30x30 cm e lunghezza di 5 m con punta in acciaio infissi per un metro nel banco di ghiaia compatto. Zoccolo di base 11x4 m in cls, pila 12x3 m e altezza 6 in blocchi in pietra di Aurisina da 70x50 h 50 cm e riempimento in calcestruzzo armato. Corrente inferiore rettilineo teso e superiore, compresso, assimilabile ad un arco di cerchio con raggio 50m con 2 elementi “I” da 40 cm affiancati con lama centrale e 4 angolari da 100 preforati, assiemati e forati in opera a formare una struttura scatolare mediante chiodi diametro 24 mm ribattuti a caldo. Elementi verticali, diagonali e controventi superiori sono strutture “I” singole analoghe alle precedenti. La carreggiata da 6 m è realizzata con sistema “MONIER”: travi trasversali “I” h 60 cm ad interasse di 4.25m e 6 travi longitudinali tipo “EISEN” 131 h 320 mm ad interasse di 1 m Soletta in calcestruzzo armato spessore 20 cm. Struttura secondaria: 6 campate da m 14.20 in cls armato. Fondazione in sistema misto con pali 30x30 L 3m e palancole in ferro da 30x250 cm. Pila realizzata in cls armato dimensioni 160x935 cm e altezza 475 cm . Impalcato realizzato con 6 travi in cls da 40x94 cm armate con 10 ferri da 32 ad interasse di 130 cm e rinforzate sugli appoggi, soletta cm 20.
Foto: G. Bartelloni

GLOSSARIO

UN AIUTO ALLA LETTURA DEL SITO

Ponte; Antenne o Torri; Apparecchi d’appoggio; Arco; Campata; Cavo/fune strutturale; Centina; Corda; Fondazioni; Freccia; Giunto; Impalcato; Larghezza sede stradale; Luce; Lunghezza ponte; Passerella; Pendini; Pile, Pilastri, Piloni; Piedritti; Pulvino; Spalle; Stralli; Struttura reticolare; Travi; Traversa; Traversina; Vincolo.

PONTE IN LEGNO DI SAGRADO

Il primo documento, del 31 ottobre 1479 cita il “passo della barca”. Nel 1837 il primo ponte: il corso, dalla parte di Sagrado, con 15 campate da 9.6 m con larghezza di m 5.06, il secondo corso, dalla parte di Gradisca si attraversava a piedi. Nel 1846 il progetto di Claudio Barbella che prevede 33 campate da m 9.4 per un totale di m 310 con larghezza di m 6.32 ed altezza di m 6.7. Il 10 ottobre 1860 è inaugurata la stazione di Sagrado. Manutenzioni importanti si svolgono nel 1867 e 1881, nel 1884 si manifesta il cedimento della stilata 26 verso Sagrado, nel 1888 il ponte risulta inagibile.
Altri danni nel 1902, 1907 e 1909 con il crollo di 2 pile; il 24 gennaio 1910 viene ripristinato il collegamento. Prende forma il progetto di un ponte in pietra e ferro, a fianco di quello in legno che si concretizzerà il 24 ottobre 1911, quando da Vienna giunge il progetto del nuovo ponte. Il ponte sarà utilizzato fino al 1919.
Associazione “I Ferai de la Rosta”: Vista da Sagrado (1910)
Fig.1 Progetto raffigurante una campata ed una stilata del ponte sull’Isonzo)” Archivio di Stato di Trieste, fondo I. R. Direzione delle Fabbriche del Litorale (1846) Fig.2 P. Mocchiut: Vista da Gradisca (1908)