pieris

MOSTU V PIERISU
Edoardo TAZZARI
Giacomo MILANO
Giacomo MILANO
STORIA
Fra la metà del 1800 e la fine del secolo le vie di comunicazione tramite ferrovia, nella Principesca Contea di Gorizia e quelle che collegavano Vienna con Trieste, furono coinvolte dal collegamento con la Venezia del Regno d’Italia (1866).Le informazioni storiche relative al Ponte Ferroviario di Pieris, costruito dagli ing. Dreossi e Antonelli, risultano piuttosto carenti, quelle poche incuriosiscono più che mai: il Corriere di Gorizia in data 12 giugno 1894 riporta nell’articolo inaugurale che “...è un’opera colossale, il più importante manufatto della linea ferroviaria…” e “…costò fiorini 750.000…”. Durante la I Guerra Mondiale il Ponte ferroviario di Pieris venne fatto saltare dagli austriaci il 24 maggio del 1915, perché considerato obiettivo strategico, già nel 1919 però, venne avviata la ricostruzione dello stesso con il raddoppio della linea ferroviaria.
Anche la II Guerra Mondiale fece strazio delle infrastrutture della bassa isontina, compreso il Ponte di Pieris, ma già nel giugno del 1945 si iniziò l’opera di ripristino della struttura a doppio binario; dopo la fase di riparazione post-bellica l’impianto della linea ferroviaria per Venezia, passante per Cervignano, divenne uno dei punti di partenza per l’ammodernamento della linea ferroviaria.

Anonimo, Pieris - Ricostruzione del Ponte Ferroviario di Pieris - CCM

Fig. 1 Anonimo, Pieris - Ponte Ferroviario di Pieris, I Guerra Mondiale - CCM; Fig. 2 Anonimo, Pieris - Ponte Ferroviario di Pieris, I Guerra Mondiale - CCM; Fig. 3 Anonimo, Pieris - Ponte Ferroviario di Pieris, tra la I e la II Guerra mondiale - CCM

TECNICA
Il Ponte, che dal 1919 è formato da due Ponti paralleli indipendenti e identici, si compone di sette travate di lunghezza complessiva di 52,50 ml; queste travate sono composte da un corrente inferiore rettilineo e un corrente superiore ad andamento parabolico, che caratterizzano la travata con un’altezza variabile. Le membrature verticali delle travi sono costituite da montanti e diagonali. La struttura del Ponte si completa mediante l’unione delle due travature tramite controventi orizzontali e traversi, i quali sostengono i longheroni, grosse travi longitudinali su cui poggiano i binari del treno.Le spalle e le pile del Ponte sono realizzate con conci di pietra calcarea. La sezione delle pile assume una forma particolare: sul lato valle è caratterizzata da una forma a semicerchio, invece sul lato monte assume una forma ogivale, leggermente acuminata per meglio contrastare la corrente dell’Isonzo. Le fondazioni sono infine caratterizzate da grossi blocchi in calcestruzzo.
Il Ponte subì bombardamenti che determinarono il parziale danneggiamento del binario di valle e la completa distruzione del binario di monte. Al termine del secondo conflitto mondiale si rendeva necessario il ripristino della linea a doppio binario Venezia-Trieste, e si decise di riparare quello di valle e di ricostruire quello di monte.
TECNICA
Il Ponte, che dal 1919 è formato da due Ponti paralleli indipendenti e identici, si compone di sette travate di lunghezza complessiva di 52,50 ml; queste travate sono composte da un corrente inferiore rettilineo e un corrente superiore ad andamento parabolico, che caratterizzano la travata con un’altezza variabile. Le membrature verticali delle travi sono costituite da montanti e diagonali. La struttura del Ponte si completa mediante l’unione delle due travature tramite controventi orizzontali e traversi, i quali sostengono i longheroni, grosse travi longitudinali su cui poggiano i binari del treno.Le spalle e le pile del Ponte sono realizzate con conci di pietra calcarea. La sezione delle pile assume una forma particolare: sul lato valle è caratterizzata da una forma a semicerchio, invece sul lato monte assume una forma ogivale, leggermente acuminata per meglio contrastare la corrente dell’Isonzo. Le fondazioni sono infine caratterizzate da grossi blocchi in calcestruzzo.
Il Ponte subì bombardamenti che determinarono il parziale danneggiamento del binario di valle e la completa distruzione del binario di monte. Al termine del secondo conflitto mondiale si rendeva necessario il ripristino della linea a doppio binario Venezia-Trieste, e si decise di riparare quello di valle e di ricostruire quello di monte.

ATTUALITÀ
La manutenzione del Ponte sull’Isonzo è pianificata attraverso un programma di verifiche regolari, definite dalle procedure RFI, che comprendono interventi ordinari, speciali e straordinari per garantire la sicurezza e la funzionalità della struttura. Il ciclo di controllo include sia ispezioni annuali sia verifiche triennali e sessennali, tutte eseguite da tecnici qualificati, talvolta supportate da tecnologie avanzate come i Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto, in grado di creare modelli tridimensionali del Ponte.Il Ponte sull’Isonzo gioca un ruolo cruciale nel progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste, un collegamento chiave per la regione del Nord-Est italiano e per il traffico ferroviario lungo i corridoi europei del Mediterraneo e del Baltico-Adriatico.
L’obiettivo di RFI è rendere la linea più affidabile e performante, attraverso interventi mirati, per ridurre i tempi di percorrenza e aumentare la capacità di traffico, sia per i passeggeri sia per le merci. Questi interventi garantiranno una maggiore regolarità dei treni e una linea sempre più sicura e affidabile. Per il Ponte sull’Isonzo, il potenziamento comporta anche una valorizzazione del suo valore storico e paesaggistico.

